A CHI LA RESPONSABILITA’ POLITICA ?
Non ci toglie affatto di sorpresa la notizia con la quale Capitaneria di Porto e Carabinieri hanno dato seguito ad una serie di controlli che hanno fatto emergere delle irregolarità riguardo l’ubicazione, sul lungomare Giovanni Paolo II, della tradizionale fiera artigianale.
Avevamo in più occasioni manifestato le nostre perplessità riguardo l’iter procedurale che aveva portato a questa soluzione che ritenevamo inadeguata avendo valutato sia l’allocazione sia gli atti posti in essere dall’amministrazione in carica.
Siamo tutt’al più basiti di come nonostante le innumerevoli criticità legate alla gestione del territorio gran parte dell’opinione pubblica continui ad incensare una amministrazione incapace e ostinata che non è in grado di ascoltare e che sta creando a questa città un danno di immagine irreparabile che saremo costretti a subire negli anni. Una Amministrazione inadeguata che lascia trapelare nel suo modo di operare la propria superficialità.
E’ grottesco che la stessa amministrazione, aggrappandosi sugli specchi, annunci di “far luce sulle responsabilità degli uffici” quando essa stessa omette di ricordare che per quel provvedimento aveva emesso un semplice “atto di indirizzo” (Delibera di G.M. 164 del 24/06/2019) .
Così come appare del tutto ambiguo che l’avviso pubblico per la partecipazione alla stessa fiera sia stato pubblicato con determina dell’01 agosto 2019 pubblicata sull’albo pretorio in data 02/08/2019 quando gli espositori avevano da tempo occupato l’area riferita al lungomare Giovanni Paolo II.
Da più parti, anche se in modo ufficioso, erano arrivate segnalazioni e dubbi ritenendo inadeguata la decisione di sistemare la stessa su questo tratto di lungomare considerato che i “luoghi e l’occupazione delle superfici demaniali interessate dalla esposizione dei prodotti artigianali da parte dei partecipanti alla Fiera Artigianale estiva” doveva corrispondere “ a quella posta “in Lungomare Europa”.
Tale area tra l’altro “cantierata” giace in uno stato di vergognoso degrado e proprio per questa condizione di precarietà sarebbe degno di maggiore attenzione e pulizia. Ci chiediamo quale decoro e quali condizioni di sicurezza per un’accozzaglia di casette e “bastioni” in cemento armato che si accavallano in uno spazio e prospettiva la cui cornice è rappresentata dalla baraccopoli nella adiacente pineta.
In questa triste vicenda che vede unico attore in negativo una Amministrazione intenta a sottrarsi dalle proprie responsabilità, quelle relative alla gestione e controllo politico-amministrativo, cercando di distogliere l’attenzione a scapito di eventuali altrui colpe le uniche vittime sono gli ambulanti che avendo regolarmente pagato il canone di locazione si ritrovano a subire un danno di cui ci chiediamo chi ne dovrà rispondere.
A loro la nostra vicinanza e solidarietà nella speranza che gli stessi pur con l’intento di tutelare i propri legittimi interessi non abbiano a muovere azioni legali finalizzate al risarcimento dei danni procurati che saranno ancora una volta a carico di tutti i contribuenti che ad oggi e per chissà ancora per quanti anni sono gravati da tributi al massimo per l’ostinatezza di una amministrazione che non intende dichiarare il dissesto.
La città, intanto, giace nell’abbandono più assoluto. Ritroviamo aree che non vengono ripulite da mesi, marciapiedi ed aiuole il cui fogliame non viene mai spazzato , la caotica viabilità, i servizi inesistenti gli abusivi che occupano indisturbati spazi pubblici e dove inspiegabilmente si continuano a realizzare marciapiedi senza le rampe per i disabili in prossimità delle strisce pedonali.
Ci riferiamo nella fattispecie a quello realizzato in viale stazione, l’ennesimo dopo quelli segnalati su Viale Kennedy, Villa Comunale, e sul mancato adeguamento di quelli in Via Mascagni e Via Amirante.
SEMPLICEMENTE SOVERATO