Quattro vite spezzate da un terribile schianto che ha messo fine alla loro giovane esistenza intorno alle 4.3o di questo 1 marzo. Tutti di Gioia Tauro, provenivano da Cosenza, dove avevano trascorso la serata, Giuseppe Speranza 24 anni, Marzio Canerossi, Fortunato Calderazzo e Francesco Carrozza 22 anni. Viaggiavano a bordo di una 500 rossa intestata alla madre di uno di loro, quando l’auto inizia a sbandare, all’ingresso di una galleria, sulla A3 nei pressi dello svincolo di Mileto, forse per un colpo di sonno, forse per l’alta velocità, e il Tir che sopraggiunge da dietro non fa in tempo a frenare e va a schiantarsi contro l’auto dei giovani. Poi un secondo mezzo pesante che però riesce ad evitare l’impatto. I corpi scaraventati fuori dall’abitacolo, sull’asfalto. Due di loro sono stati identificati subito dalle carte d’identità, per gli altri, invece, lo straziante riconoscimento dei familiari. Trasportati all’obitorio dell’ospedale di Vibo Valentia, quasi sicuramente nelle prossime ore verrà eseguito l’esame autoptico. Presso lo stesso nosocomio si trova, in stato di shock, l’autista del Tir di una ditta vibonese che ha travolto i corpi di due ragazzi. Non risulterebbe coinvolto nel sinistro il secondo Tir, sequestrato insieme agli altri due mezzi. Le indagini sono affidate al comandante della Polstrada di Vibo Valentia, Pasquale Ciocca. Sul posto anche il magistrato della procura di Vibo, Benedetta Callea.
Foto Zoom24.it
ru