Il terremoto politico di Cosenza approda a Roma,
in parlamento dove i deputati calabresi del Pd, da un lato, e quelli di Forza Italia, dall’altro, si rivolgono ai massimi livelli istituzionali del Paese con due diverse interrogazioni. Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio, Ferdinando Aiello e Stefania Covello contro Roberto Occhiuto e Jole Santelli, questi ultimi già firmatari nei giorni scorsi di un atto parlamentare che “preannunciava” l’epilogo del mandato del sindaco e presidente della Provincia.
DI SEGUITO IL TESTO INTERROGAZIONE SANTELLI-OCCHIUTO
Interrogazione a risposta orale al
Presidente del Consiglio
Al Ministro dell’Interno
Al ministro della Giustizia
Premesso che
Con interrogazione a risposta immediata in Commissione Affari costituzionali veniva denunciato il tentativo da parte di esponenti del Pd di corrompere consiglieri comunali di maggioranza al Comune di Cosenza al fine di ottenere da loro le dimissioni dalla carica e, di conseguenza, la fine anticipata della legislatura consiliare;
La risposta interlocutoria del Ministro competente concludeva con un impegno di vigilanza e controllo sulle situazioni indicare;
I tentativi di ‘corruzione politica’ hanno portato sabato 6 febbraio alle dimissioni di17 consiglieri comunali;
Incontri con blandizie, minacce e promesse di diverso tipo sono stati al centro di giornate convulse;
Ad avvelenare il clima notizie di stampa che annunciavano indagini, avvio di Commissioni d’inchiesta, il tutto condito da un sapiente miscuglio di pseudo fughe di notizie, millanterie e presunte soffiate;
Si è scritto anche di presunte notizie provenienti da organi di Polizia Giudiziaria o di magistrati, ed addirittura di ‘soffiate’ attribuite direttamente al Ministro della Giustizia Andrea Orlando;
Particolare attenzione deve essere posta al progetto ‘Metro leggera’ , fortemente avversato dal Sindaco Mario Occhiuto e coacervo di rilevanti interessi economici regionali e locali;
Appartiene alla barbarie della politica e della giustizia un modo di procedere simile che travolge dignità delle persone e interesse della Città;
Occorre sottolineare, invece, che il Sindaco non ha ricevuto alcun avviso di garanzia, né dalla procura di Cosenza né da Catanzaro. E questo perché l’azione dell’amministrazione è sempre stata sempre improntata a criteri di legalità, sopratutto nei lavori pubblici dove in questi anni rispetto alle amministrazioni precedenti si è drasticamente ridotta la percentuale di affidamenti diretti;
Che, al contrario, i lavori pubblici principali, proprio in ragione della legalità e trasparenza sono sempre stati attribuiti tramite una Commissione prefettizia;
Al contrario Al Sindaco, infatti, è stata assegnata la protezione personale per le minacce ricevute dopo aver fatto emergere le irregolarità nel sistema delle cooperative sociali.
Tanto premesso si chiede di sapere:
Se l’autorità giudiziaria abbia aperto indagini di competenza sui tentativi di corruzione anzidetti;
Se risultano vere le ‘rivelazioni’ del Ministro Orlando a suoi compagni di partito su indagini coperte da segreto e su presunti indagati;
Se si è proceduto contro fonti d’informazione che riportano notizie attribuibili o a semplici millanterie o a gravi fughe di notizie di atti segreti.